domenica 18 settembre 2011

Il cammino di Santamina


Un cappello di paglia, la coda laterale, la mia Malboro Light tra le dita ed un sorriso alla vita! Così inizia il mio viaggio in cote d' azul, la costa a sud della Francia, meta molto ambita del jet set internazionale.

Un atterraggio da Dio a Nizza, l'aeroporto a fior d'acqua col mare, quasi come se galleggiasse. E poi quei mini aeri privati che sostano nell'area di atterraggio di chissà quali rampolli stra- milionari. Non siamo nemmeno atterrate e già ne annusiamo lo sfarzo!
Durante il viaggio scopriamo che c'è un aereo diretto Napoli -Nizza fatto apposta per chi va a giocare al casinò di Montecarlo.

Atterrate, subito cerchiamo di prendere un taxi (tra l'altro solo di gran lusso) ma ci rendiamo conto che non sono molto simpatici i tassisti, non vogliono sbilanciarsi sulle tariffe ed allora riversiamo sul bus che a solo un euro ci porta a Nice, in Promenade des Angles, la fantastica baia degli angeli.

Arriviamo a Nizza di notte, un viaggio molto comodo. Il tempo di arrivare in albergo, sistemare le valige e subito usciamo per andare a mangiare un boccone. La promenade ovvero il lungo mare di spiaggia lungo sei chilometri, fatto di sassi ,che caratterizza Nizza è bellissima e suggestiva. Le sedie blu che sostituiscono le panchine sono davvero un bel appoggio per sedersi e meditare guardando il Mediterraneo.

La mattina dopo viaggiamo in taxi verso Villefranche, un paese sul mare vicino Nizza, lì la baia è splendida, l'acqua cristallina. Villefranche è divisa da Nizza da una scogliera a picco sul mare ed è chiamata così perchè un tempo era un porto franco. Qui, come a Nizza, pochi stabilimenti balneari, molte spiagge libere con docce e bagni, ideale per attrarre turismo. Ci accompagna lì un tassista che appena capisce che siamo italiane ci fa ascoltare un cd di Eros Ramazzotti e noi che cantiamo a squarciagola per tutto il tragitto conquistiamo subito al sua simpatia!

Una giornata bella a Villefranche, rilassante, mangiamo al ristorante sulla spiaggia e poi pronte per ritornare a Nizza.
Quì scopriamo l'esistenza di un ristorante italiano, Portovenere. E' mia abitudine di viaggio scovarmi un ristorante italiano e passarci lì tutte le sere. Portovenere è di Thomas, un ragazzo calabrese che vive lì da dieci anni, nel suo locale fanno un tiramisù che è una squisitezza! Ci rendiamo conto che per quanto la promenade sia bella e affascinante nei colori, lì tra l'altro sorge il famoso hotel Negresco, in realtà è frequentata da molti extracomunitari e per questo considerata pericolosa. Ma Nizza è bella anche per Place de Messena e la città vecchia, dove si esibiscono artisti di strada, si mangia la socca (farina di ceci, tipico piatto nizzardo) e ci sono tanti localini sia per bere che per mangiare. E' molto affascinante Nizza vecchia di notte, il suo colore ocre ti avvolge ed è facile trovare tante sorprese per strade come un gruppo di tangheri che si esibisce nella villa comunale.

I viaggi in bus hanno caratterizzato la nostra vacanza, viaggi passati a dormire, a leggere, a guardare dal vetro le bellezze della cote. Con il bus andiamo a Cannes, dove si festeggia il celebre festival. Di Cannes colpisce il porto pieno zeppo di barche di lusso, l'edificio del Festival che in realtà per alcuni stona un po' in quella meraviglia naturale, e la Croissette ombreggiata da altissime palme. Si racconta che quì a Cannes un russo abbia speso un milione di euro per champagne e lasciato 50 centesimi di mancia al cameriere.Cannes ha un po' di tutto delle altre città della Costa, è tutto e niente ed è ottimo punto di sosta per le escursioni nell'entroterra.

Certo Cannes non è centro balneare frenetico come Saint Tropez.
Una piccola Capri quest'ultima, forse più bella di Capri perchè più rustica e selvaggia. Colpisce questo piccolo paese di Pescatori, diventato famosissimo in tutto il mondo, punto di incontro dei ricconi, dove Brigitte Bardot andava al market a piedi nudi a fare la spesa. Sedersi ad un bar non è poi tanto costoso come dicono. S. Tropez nonostante sia caratterizzata da bellissimi yacht e frequentata da vip mantiene il suo stile originario, case variopinte molto semplici ed è piccola, facile da esplorare a piedi.

Poi c'è San Paul di Vence ovvero il paese in collina delle gallerie d'arte, veramente una dopo l'altra per le viuzze del posto. Città molto caratteristica dove il tempo si è fermato, echi medievali, aria che profuma d'arte, poche anime del posto e tanti visitatori, quì negli anni '20 si incontrano Modigliani e Signac.

E perchè non passare una mattinata nelle acque di Eze, la solitaria Eze. Un'insenatura silenziosa, nascosta, dove stendersi sul bagnasciuga tra l'asciutto diventa una necessità per trovare la pace dei sensi. Noi ad Eze abbiamo vissuto il suo mare ma in realtà la sua bellezza sta in questo paesino abbarbicato su una montagna a picco sul mare che pare un presepio, le case incollate alla roccia...stupendo!

E poi le serate nell'ordinata Montecarlo le cui luci non si spengono mai!I l Casinò , il Gimmiz frequentato da escort russe che pavoneggiano con le loro borse chanel e gli abiti costosissimi. Qui c' è la movida, quella dell'alta società. Gli istituti bancari sembrano degli hotel lussuosi, il casinò bellissimo all'esterno, un po' deludente all'interno, poche le sale visitabili. Fiumi di Ferrari e macchinioni guidate da giovani figli di papà. Montecarlo, la città finta dove però devi starci almeno una volta perchè ti sembra di vivere in un film.

E poi St Jaen Cap de Ferrat dove sorge la villa di Bill Gates, posto rinomato, dove il mare è molto bello e ci sono ville lussuosissime nascoste da alte cortine di siepi. E Juan Li Pins, vivace località balneare, ideale per una serata giovanile (come Antibes), famosa anche per il suo festival del jazz.

La Riviera francese ha tanto altro da vedere, dieci giorni sono pochi. Un ambiente molto elitario, lusso sfrenato, colline ricoperte dal verde dei pini e mare azzurro, mecca della dolce vita internazionale.